Mi hanno escluso!

28 Marzo 2013 – 10:10

Carissima/o,
come vedrai dalla lettera di seguito che ho inviato alla competente Commissione del PD, sono stato escluso dalle Primarie del 7 aprile.

La motivazione che mi è stata comunicata è che non ho raccolto un numero sufficiente di firme di iscritti al PD. Le spiegazioni su quello che è successo e quello che mi ha oggettivamente impedito di farlo, le trovi appunto nella nota di ricorso che ho presentato. Anche il ricorso è stato respinto.

Devo confessarti che questa decisione mi lascia una profonda amarezza e solleva molti dubbi sulla reale volontà del PD di essere qualcosa di diverso da un luogo in cui si scontrano ferocemente delle cordate di potere. Ciò non di meno l’impegno per mandare a casa Alemanno non si ferma e mi impegnerò nella campagna per le primarie al fianco di Paolo Gentiloni che, oltre ad avere un programma che ha una grande attenzione per le politiche per l’ambiente, ha il pregio di non appartenere a nessuna delle cordate Romane del PD che si stanno combattendo, e delle quali io stesso sono rimasto vittima.

Continuerò ad informarti sulle mie iniziative e davvero grazie ancora per il tempo e l’impegno che hai voluto dedicarmi.

A presto,

Dario Esposito

Alla Commissione Elettorale del PD Roma per le Primarie della Coalizione di centrosinistra “Roma Bene Comune”

Carissime e carissimi,

apprendo da un articolo di giornale che la mia candidatura alle Primarie del Centrosinistra non sarebbe stata accettata.

Vorrei in primo luogo sapere se sia così, dato che non vi è stata alcuna comunicazione formale contrariamente a quanto previsto dall’Art. 6 del REGOLAMENTO per la SELEZIONE delle CANDIDATURE degli iscritti del PD alle PRIMARIE di COALIZIONE per la carica di SINDACO di ROMA:
6.
Entro le ore 20.00 del 18 marzo p.v. la Commissione elettorale provvederà a comunicare e ufficializzare i nomi dei candidati, iscritti al PD, ammessi alle primarie di coalizione al Comitato Organizzativo Roma Bene Comune 2013.

Nel caso sia vero, vorrei conoscerne le motivazioni e cioè se si tratta di una esclusione per motivi politici o burocratici. E’ evidente che nel primo caso sarebbe interessante valutare in maniera approfondita le motivazioni.

Nel caso si trattasse di una esclusione per motivi burocratici legata alla consegna di un numero di firme di iscritti al PD del IV mun. insufficiente, vorrei sapere se questa valutazione sia stata fatta valere per tutte le candidature. Per poter rendere trasparente la situazione, e credo sia un diritto difficilmente contestabile, chiedo siano esaminate le firme depositate dai candidati, a partire da quelle dei candidati a Sindaco, alla presenza dei rappresentanti di tutti i candidati in particolare di quelli esclusi.
Questo anche per risolvere i dubbi derivanti dal fatto che, secondo alcune indiscrezioni, alcuni candidati a Sindaco e a Presidente di Municipio iscritti al PD, non avrebbero un numero di firme sufficienti di iscritti o di membri dell’Assemblea, e che altri abbiano raccolto le firme su fogli senza intestazione del candidato.

Per quanto attiene poi alla mancata raccolta delle firme degli iscritti in IV municipio da parte del sottoscritto si evidenzia quanto segue:
1) appena ho formalizzato la mia candidatura nel dicembre scorso, ho chiesto alla federazione romana di trasmettere agli iscritti del IV una mail che li informasse della mia scelta. Questo non è avvenuto!
2) In municipio non è stata fatta alcuna iniziativa da parte del PD IV mun. per presentare i candidati in campo.
3) I segretari dei circoli hanno chiamato gli iscritti informandoli della presenza solo del Candidato da loro sostenuto, notizia che mi è stata confermata da alcuni iscritti da me interpellati direttamente.
4) Durante la campagna elettorale per le regionali, alcuni candidati a Presidente non solo hanno scritto agli iscritti, ma addirittura a coloro che avevano partecipato alle Primarie di coalizione per promuovere la loro candidatura.

Quindi alcuni candidati sono in possesso degli elenchi degli iscritti e qualcuno anche di quelli delle Primarie. Io non avevo né una cosa né l’altra e quindi mi chiedo come avrei potuto raccogliere le firme nel Partito?
C’è poi un’obiezione che è stata sollevata e cioè che essendo io il Presidente della Commissione che ha scritto le regole, non posso non conoscerle. Non posso negarlo! Ma la questione è un’altra: è democratico un partito che consente ad alcuni il controllo militare sugli iscritti e sugli elenchi delle primarie? Quando in commissione abbiamo discusso le regole, pensavamo ad un partito aperto che purtroppo non c’è.

Infine una considerazione politica: chi come me non viene né dai DS né dalla Margherita, ha aderito al Partito Democratico, pensando che fosse davvero un luogo aperto nel quale far convivere le tante culture del centrosinistra. Devo purtroppo registrare che non è così, che alla fine prevalgono sempre le logiche di appartenenza su quelle delle competenze.
Mi sarei aspettato che il partito organizzasse un confronto aperto al proprio interno per verificare chi meglio avrebbe potuto svolgere il ruolo di Sindaco o di Presidente di Municipio, con quali competenze e soprattutto con quale programma e allora sì che ci sarebbe stata una “scrematura” delle candidature, invocata da molti a partire dal nostro Segretario Romano, fatta sulla base non delle appartenenze, ma della possibilità di far crescere Roma e il Centrosinistra.
Ma forse questo succede solo nelle favole.

Resto in attesa delle vostre decisioni.

Grazie per l’attenzione,
Dario Esposito

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