primo

8 Gennaio 2008 – 11:53

Ebbene sì, si comincia.

Mi sono più volte chiesto se avrei davvero dato una risposta positiva alla domanda: perchè avere un blog? E la risposta che mi sono dato che bisognava rompere gli indugi e cominciare davvero un dialogo più diretto e costante, scrivere ed aspettare le reazioni, quindi certamente non solo un modo per farvi sapere cosa penso delle cose del mondo, ma soprattutto per sapere cosa ne pensate voi e cosa fare. Per questo spesso non troverete solo affermazioni ma anche domande.

E siccome naturalmente il blog funziona se si parla di quello che ci interessa, credo che sia anche inevitabile che il primo “pezzo” riguardi i rifiuti o meglio la mondezza.

Mi pare troppo facile e scontato dire che ci sono enormi responsabilità politiche e criminali, e evidentemente ci sono. Ma c’è un altro elemento che credo debba farci riflettere:

come è possibile che in una situazione come quella campana oltre alla denuncia, alla incazzatura, alle dimostrazioni, non ci sia anche una iniziativa dei cittadini per diminuire i rifiuti, differenziarli, separare il cartone, la plastica, il vetro dall’umido e ridurre così anche i rischi sanitari. E perchè le associazioni e le forze politiche non si attivano per campagne in questo senso? Un giornalista americano corrispondente dall’Italia, intervistato in questi giorni sulla crisi campana si meravigliava della totale pulizia che si può trovare nelle case a pochi metri dagli enormi cumuli maleodoranti e che emettono diossina. Insomma sembra lo specchio estremo di quell’idea, percezione dello spazio pubblico come non luogo da contrapporsi a ciò che è mio che deve essere inviolabile e immacolato.
Ripeto, non voglio con questo celare le tante colpe, i ritardi le non decisioni, anche e forse soprattutto del centrosinistra e, quota parte, degli ambientalisti e dei verdi, ma non si può proprio fare ognuno di noi di più? Anche a Roma…

  1. 5 Commenti to “primo”

  2. Il PD, ma voi pensate veramente che spostarsi al centro sia veramente una soluzione? spostarsi al centro non significa essere moderati ricordatevelo, perchè leggi come la fecondazione assistita, che il Gov. Prodi non ha modificato; il tentativo di modificare o mettere in discussione la legge 194; negare l’esistenza di coppie di fatto e non regolamentare il loro stato; non è moderazione ma estremismo mascherato, non riconoscere il libero arbitrio (libertà) delle persone su certi temi a voi sembra moderazione?
    A Roma l’Amministrazione veltroniana si accinge a costruire migliaia di metricubi di nuova edificazione per dare alcuni servizi per la città svendendo il suolo proprietà di tutti, è moderazione? allargare il consenso così non e progettualità politica.

    Di Cesare Porroni on Mar 29, 2008

  3. Il mondo è bello perchè è vario, diceva quel tale! La convinzione o meglio la percezione che certe cose riguardino la collettività e non noi (individui) talvolta ci confonde. Come se la collettività fosse qualcosa di avulso, lontano, altro da noi. Mi chiedo se sia il senso di responsabilità individuale a fare la differenza tra chi si impegna per il cambiamento anche nelle piccole azioni e chi invece non lo fa. Oppure è la conoscenza, l’informazione? Che non sia invece la propensione individuale ad intervenire ed agire nella propria sfera di influenza per cambiare le cose, piuttosto che lasciare che tutto ciò che ci riguarda e ci coinvolge faccia il suo corso indipendentemente da noi?
    Forse di tutto un po’. Quel che è certo è che non sono nata con la consapevolezza di poter dare un contributo per vivere meglio su questo pianeta. Me l’hanno insegnato, l’ho dovuto capire, ho dovuto conoscere, ho lavorato sulla mia sensibilità, sulla mia percezione della realtà. Infine, non ultimo, devo farlo: per i miei figli.

    Di OlgaKFun on Gen 10, 2008

  4. Sono anche io convinto che si può fare di più.
    L’operazione dovrà puntare soprattutto al
    recupero culturale se si vuole correggere quan-
    to giustamente evidenziato dal giornalista ame-
    ricano. Quando si perde il senso dell’altro si
    smarrisce la visione di se e si diventa alieni.
    La raccolta differenziata ritengo sia la pre-
    messa indispensabile per una corretta gestione
    dei rifiuti prodotti in una società fortemente
    consumistica ed edonistica. Una operazione che
    i cittadini dovrebbero assumere come comporta-
    mento standard. Agli amministratori ed ai politici, ai quali giustamente non vanno risparmiate critiche e richieste di assunzione
    di responsabilità, spetta il compito di mette-
    re in atto tutti gli strumenti per tale fine.
    Anche ridurre il peso del confezionamento delle
    merci mi sembra una strada da perseguire con forza. Infine, con sano realismo, per quanto
    non trattabile con le procedure di riduzione e
    selezionamento, usare i termovalorizzatori di ultima generazione, opportunamente allocati, in
    attesa che la ricerca scientifico-tecnologica
    ci offra soluzioni sempre meno impattanti.
    E’ necessario individuare tutte le tecnologie
    di salvaguardia ma altrettanto indispensabile
    è agire, anche per evitare in questo momento
    di barbarie politiche disgustose strumentalizzazioni.
    Certamente utile il tuo blog, soprattutto se
    luogo di informazione, controinformazione e
    dialogo reale.
    Una sana riedizione della “vecchia” educazione
    civica, iniziando dalle scuole, potrebbe essere
    un ulteriore percorso

    Di roberto on Gen 9, 2008

  5. E allora cominciamo!
    Sul tema tristemente di attualità dei rifiuti in campania, credo che il giornalista america-
    no ha toccato un punto cruciale della generale
    situazione del nostro paese, vale a dire la proprietà solo come bene personale. Un indi-
    vidualismo accentuato che ci allontana sempre
    più dalla consapevolezza dell'”altro”,immagine
    indispensabile per “vedere” noi stessi.
    In parole povere la sostanza della tanto vitu-
    perata educazione civica. Sostanzialmente un degrado ambientale speculare al degrado cultu-
    rale e psicologico che attraversa il nostro
    paese. Un analfabetismo di ritorno prodotto dall’edonismo e narcisimo indotti scientemen- te ed in modo interessato dai media.
    Tralasciando le responsabilità dei politici,
    amministratori, partiti, associazioni ecc.,che
    sono sotto gli occhi di tutti,(tranne gli interessati), credo sia giusto porre l’atten- zione su quello che il singolo,me compreso, può e deve fare.
    E’ un percorso lungo e faticoso ma indispensa-
    bile se si vuole uscire dal pantano.

    Di R.P. on Gen 9, 2008

  6. Certo che si può fare di più! Si deve fare di più! Purtroppo si è sempre pronti alla mobilitazione quando si tratta di tutelare interessi personali e raramente quando riguardano l’intera collettività. E’ davvero triste e deprimente leggere notizie relative a questa crisi della “monnezza” in Campania come se si trattasse solamente di un problema di ordine pubblico. Che pena vedere in tv gli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti, o forse sarebbe meglio chiamarli “teppisti”…Non c’è nessuno che propone una soluzione reale al problema rifiuti che preveda il coinvolgimento diretto di istituzioni,forze politiche, comitati, associazioni, e colga la situazione emergenziale come l’occasione di rimboccarci tutti le maniche e cominciare a pensare a tenere pulito tutto ciò che ci circonda, non solamente le nostre case. Speriamo che l’emergenza passi velocemente e finalmente ci si convinca tutti che differenziare i rifiuti è una buona pratica che deve essere adottata da tutti.

    Di Fred 69 on Gen 8, 2008

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