Sono stato iscritto ai Verdi……..

13 Marzo 2008 – 23:27

Sono stato iscritto ai verdi dal 1989 quando nacque l’esperienza della lista dei Verdi per Roma.
Da allora in vario modo ho rappresentato i Verdi nelle istituzioni, e negli ultimi 7 anni sono stato assessore all’ambiente del Comune di Roma.
Sono decisamente orgoglioso di quello che i Verdi hanno fatto in questa città in questi anni e credo di aver dato anche io il mio contributo.
L’orizzonte nel quale ci siamo mossi è stato quello di accettare la sfida del governo, della trasformazione in senso ecologista della città. Una sfida difficile ma che abbiamo in buona parte vinto.

Oggi però i verdi non ci sono più. Non troveremo più sulla scheda il sole che ride, perché i verdi hanno scelto di aderire al progetto dell’Arcobaleno. Una lista che a livello nazionale si pone l’obiettivo di fare una seria opposizione.

Io, ma molti altri verdi con me, da Franco Figurelli a Carlo Grimaldi, da Teresa di Lernia a Fulvio Violo, da Stefano Ferraresi a Paolo Pellegrino, da Antonio Marseglia a Giuseppe Contenta, da Roberto Palamaro a Leandro Di Corato, ecc…, pensiamo che questo sia un errore, che gli ambientalisti invece si devono porre l’obiettivo di trasformare in senso ecologista la società, con proposte, progetti, azioni. Poi certo si possono comunque perdere le elezioni e andare all’opposizione, ma questo non può essere l’obiettivo.

Ecco perché la proposta di Veltroni di costruire un partito democratico con l’obiettivo di trasformare il paese ci ha convinto, tanto più che nel discorso del Lingotto a Torino accettando la candidatura a leader del PD ha posto la lotta ai cambiamenti climatici al primo punto del programma del Partito Democratico.

Abbiamo così raccolto la sfida e abbiamo aderito al nuovo partito portando in esso l’esperienza, i progetti, le idee e le proposte di tanti ambientalisti che vogliono continuare a progettare un futuro sostenibile.

Troverete nei video del sito ulteriori interventi che approfondiscono le motivazioni per l’adesione a questa nuova grande avventura. Nei prossimi giorni, inoltre, ci saranno appuntamenti elettorali in cui approfondire il programma e collaborare al successo del 13 e 14 aprile, ma il nostro impegno non si fermerà alle elezioni, continueremo a lavorare per far crescere “Ventiventi” e contribuire al radicamento del PD.

  1. 5 Commenti to “Sono stato iscritto ai Verdi……..”

  2. Migliori auguri a te e tutto lo staff per questo importante risultato. Che sia l’inizio di un nuovo impegno ambientale verso le tematiche sostenibili, la mobilità, la salute dei cittadini e lo sviluppo economico di roma e del lazio.

    Un forte abbraccio
    Vincenzo

    Di Vince on Apr 16, 2008

  3. Ciao Dario, condivido parola per parola quanto hai scritto… e siamo qui a correre per tentare “l’impossibile” ma “sperabile” in Italia e lo “sfondamento” a Roma e provincia…

    Di teresa on Mar 27, 2008

  4. Fa piacere leggere du una scelta politica coraggiosa, anti-nostaligica, che deriva dall’esperienza politica e decisionale diretta. Da cittadina e da professionista dell’ambiente mi sento di condividere le ragioni della scelta, utili a tutti coloro che in Italia vogliono cominciare la costruire un nuovo territorio ed a mediare affinchè ciò sia realizzabile concretamente.

    Saluti, D.C.

    Di Daniela C on Mar 25, 2008

  5. Io credo che questa scelta di convergere nel Partito Democratico consenta un approfondimento nel rapporto cultura e ambiente che all’interno dei verdi non è stato accolto.
    Una politica culturale legata ad una visione ambientalistica è necessariamente attenta ai luoghi della cultura intesi come spazi fruibili, che offrono servizi che migliorano la qualità della vita, si integrano con il territorio e la sua storia.Proprio da una visione ampia di ambiente , come sintesi di storia, natura, civiltà ,nasce più chiaramente l’obiettivo di potenziare le strutture (teatri ,biblioteche,musei,auditori,..) che agiscano non solo nel campo della produzione culturale,ma anche della formazione e della ricerca.
    Bisogna sempre più integrare la promozione della cultura attraverso gli eventi con la formazione alla cultura attraverso il rafforzamento di luoghi e strutture stabili .Credo che sia questo il ruolo che come ambientalisti dobbiamo svolgere all’interno del Pd in ambito culturale.

    Di Paola Gaglianone on Mar 14, 2008

  6. L’entusiasmo che viene dalla nuova prospettiva di azione politica derivante dall’adesione al Partito Democratico è temperato dall’amarezza legata ad una constatazione: il partito dei Verdi è stato sottoposto ad una sorta di occupazione da parte della sua classe dirigente. L’adesione al P.D. deriva sì dalla fiducia fondata sulla concreta e feconda collaborazione tra Dario Esposito e Walter Veltroni nell’amministrazione capitolina; deriva sì dalla constatazione di un atteggiamento di apertura del P.D. verso i temi portanti dell’“ambientalismo del fare” e verso i progetti sostenuti da Dario in numerosi anni di assessorato all’ambiente. Deriva però anche dalla constatazione dell’impossibilità di continuare ad operare nel partito dei Verdi liberamente e nelle direzioni auspicate.
    L’assenza di democrazia interna e di trasparenza nella gestione del partito, e in più la difficoltà riscontrata nel far valere le ragioni di un ambientalismo non solo di contrasto ma anche di proposta, hanno costituito un elemento non secondario nella scelta di abbandono dei Verdi. Essa va sostenuta in termini positivi, nella consapevolezza che la nuova prospettiva politica potrebbe aprire un nuovo orizzonte di azione e di consenso, ma anche critici, evidentemente, verso i vertici di un partito che non ha saputo valorizzare le sue energie migliori, optando per una prospettiva di alleanze politiche che rischia di chiudere gli ambientalisti in una posizione di nicchia, ideologizzata e minoritaria.
    A sostegno della nuova prospettiva intrapresa vi è la ferma convinzione che l’elettorato dei Verdi sia connotabile nei termini del voto di opinione. Il traguardo del 5% dei Verdi alle scorse elezioni comunali è stato il risultato di un lavoro capillare che ha coinvolto centinaia di cittadini non per ragioni ideologiche, bensì per i fatti compiuti in vari anni di assessorato e per i progetti delineati secondo un atteggiamento di idealismo pragmatico. L’ideologia, sia quella neo-marxista che quella dell’ambientalismo del no, stride profondamente con questo clima di fermento ed attenzione verso i risultati concreti e le scelte che possano intervenire in direzione di una migliore qualità della vita a Roma. In questo senso la scelta politica che ha condotto i Verdi fra le braccia di Rifondazione comunista stride con la possibilità di coinvolgimento dei numerosi cittadini interessati a soluzioni reali per una miglior vivibilità nelle città e nell’intero Paese.

    Di Loris Di Giammaria on Mar 14, 2008

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