Meglio chiarire!

6 Febbraio 2012 – 10:05

Carissimi di seguito la nota di chiarimento che ho inviato a Riccardo Iacona dopo la trasmissione di Presa Diretta sui rifiuti a Roma. Purtroppo ne è stata data nella puntata di oggi 5 febbraio, solo una stringata battuta.
Per me è importante che voi sappiate.

Gentile Iacona,
ho seguito con interesse la trasmissione del 22 gennaio sulla gestione dei rifiuti a Roma. L’ho trovata un utile contributo informativo. Sono però rimasto colpito personalmente da un riferimento diretto al sottoscritto.
Infatti è stata letta una nota di Walter Ganapini, nella quale si sostiene che lo studio realizzato dalla commissione scientifica di cui egli era Presidente, nominata dal comune di Roma nel 2002 “per l’individuazione delle iniziative per assicurare la chiusura dell’intero ciclo dei rifiuti”, sarebbe stato occultato dal sottoscritto.

In realtà è avvenuto il contrario. Lo studio ha ispirato le scelte successive come si evince dal confronto fra le conclusioni dello studio e quello che è avvenuto:

1.    Per quanto attiene la raccolta di prossimità si è iniziato con le grandi utenze del vetro plastica lattine e frazione organica, estesa progressivamente a coprirle tutte. Per le utenze domestiche ci sono stati ritardi, ma è un fatto che sia iniziata nel maggio del 2007 con successo come da voi evidenziato a Colli Aniene, Decima Malafede e Massimina, con un progetto che prevedeva l’estensione in tre anni a 800.000 romani. Quel successo si deve all’impegno di tanti,  e mi sia consentito di ricordare le decine di assemblee che personalmente ho tenuto nei condomini di Colli Aniene e Decima dove vi assicuro che all’inizio non siamo stati accolti da una popolazione festante!
2.    Sono state svolte diverse campagne di comunicazione anche di concerto con il CONAI, sulla raccolta differenziata e sul porta a porta.
3.    Lo studio indica come “importantissima è l’attivazione del passaggio da tassa a tariffa” che effettivamente viene adottata dal 2003.
4.    Gli impianti di separazione secco umido (i famosi TMB Trattamento Meccanico Biologico) di Rocca Cencia e Salaria vengono realizzati dall’AMA. Il primo entra in funzione nel 2006 il secondo viene terminato nel 2007, così come vengono realizzate isole ecologiche. Per altro anche gli ulteriori due impianti di TMB di COLARI vengono realizzati, dotando così Roma dell’impiantistica per trattare i rifiuti indifferenziati fino a 3000 ton/g. il 60 % dei rifiuti prodotti a Roma.
5.    Viene realizzato l’impianto di selezione del multimateriale sempre a Rocca Cencia attualmente fermo da un anno e mezzo.

No quello studio non è rimasto nei cassetti, è stato uno dei contributi importanti che ci ha consentito di passare dal 5del 2002 al 20 % nel 2008 utilizzando quasi esclusivamente risorse del comune, potendo usufruire solo nel 2007 di un contributo della regione Lazio di 4 mln di €, non le centinaia di cui si parla adesso.

Poi è arrivata la nuova giunta e ha deciso che per risparmiare era più conveniente usare la discarica, non fare il porta a porta, non usare gli impianti di trattamento. E questo nonostante che nell’ordinanza del 30 dic 2010 la Polverini prorogasse Malagrotta, solo a condizione che fossero attivati proprio quegli impianti.

Questi i fatti.

Per quanto riguarda poi gli aspetti gestionali dei rifiuti, sono state presentate alcune esperienze significative, anche se, a mio parere con una impostazione poco condivisibile.
E’ infatti difficile paragonare situazioni così diverse e soprattutto credo che non sia costruttivo esaltare la selezione a mano dei rifiuti che si fa a San Francisco, quando in Italia vi sono esperienze molto più avanzate di gestione automatizzata (basta visitare l’impianto di Montello BG). Come raccogliere nello stesso contenitore carta plastica e vetro non credo sia una innovazione; e infine dire che i cumuli di sostanza putrescibile all’aperto coperti solo da un telone, sia una buona gestione del rifiuto umido mi sembra un po’ forte, considerando che in Italia si usano impianti di produzione di compost che recuperando il biogas non immettono in atmosfera metano e CO2 come avviene a San Francisco. Ma queste sono riflessioni personali.

Con stima

Dario Esposito

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